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CFP_PAESAGGI DELL'ENERGIA. La spazialità della transizione energetica

Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura

Call for Papers

Call for Articles - Ardeth #13
PAESAGGI DELL'ENERGIA
La spazialità della transizione energetica

A cura di:

Sascha Roesler, Silvia Balzan, Lorenzo Stieger 

Scadenza consegna contributi: 20 ottobre 2023


Negli ultimi decenni, il discorso sulla sostenibilità in architettura si è concentrato principalmente sulla ricerca dell’autosufficienza energetica applicata ai singoli edifici. Viceversa, il presente numero di ARDETH vuole riportare l’attenzione sulla priorità della conservazione e della generazione di energia alla scala urbana. Tale approccio si basa sull’idea che esista un ambiente “di produzione” (e non solo “di consumo”), in cui il tessuto urbano, la topografia, il suolo, i corpi idrici, gli spazi verdi e le condizioni climatiche regionali – determinate da sole, vento, flussi di pioggia e tempe- rature stagionali – sono potenziali parametri per la produzione di energia.

Dalla fine degli anni Sessanta in poi, architetti paesaggisti come Ian McHarg, Anne Whiston Spirn e Michael Hough, così come urbanisti quali Ralph Knowles, Vladimir Matus e Dean Hawkes, hanno sviluppato una consapevolezza sempre maggiore della dimensione urbana dell’energia. Hough, pioniere di “una visione ecologica che comprende l’intero paesaggio urbano”, ha introdotto la nozione di “paesaggio dell’energia” (Hough 1984). Ad oggi, la concettualizzazione di Hough mantiene un’importanza fondamentale per ripensare la relazione tra le pratiche del “fare spazio” e l’energia, a diverse scale, integrando nuovi sistemi tecnologici e gli spazi costruiti con i processi naturali (Roesler 2022; Roesler, Kobi, Stieger 2022).

Questo numero di ARDETH assume i “paesaggi dell’energia” come quadro concettuale per contestare l’assunto che l’energia sia a basso costo, abbondante e sempre disponibile per lo sviluppo urbano, esaminando criticamente concetti e metodi che possono dare forma a futuri paesaggi energetici. Intendendo la transizione energetica come una pratica di trasformazione dello spazio, il numero raccoglie contributi che mettano in luce la dipendenza reciproca tra energia ed urbanizzazione, con un’analisi delle possibili influenze delle strutture insediative sulla produzione di energia rinnovabile. I contributi dovrebbero quindi concettualizzare i “futuri dell’energia” come intrinsecamente legati a una più ampia discus- sione sul “fare spazio” così evidenziando “gli elementi spaziali attraverso i quali si evolvono i sistemi energetici urbani [...] e le conseguenze spaziali della transizione [energetica]” (Rutherford & Coutard 2014). Ad esempio, in che modo le diverse densità del tessuto edilizio contribuiscono e limitano l’emergere di paesaggi energetici che possono dirsi “post-carbon”? Quali sono le implicazioni della densità urbana tipica di un sobborgo britannico, di una città medievale italiana o di un insediamento informale greco sulla produzione, la distribuzione e l’uso dell’energia rinnovabile?

I curatori del numero sono interessati ad articoli scientifici e articoli grafici che promuovono una visione trasversale dei “paesaggi dell’energia,” integrando le scale urbane e architettoniche e la transizione dal consumo alla produzione di energia. Si attendono contributi che offrano una visione transdisciplinare dei paesaggi dell’energia, considerando gli attori (aziende, istituzioni, persone), le tecnologie (rinnovabili e non), i flussi (di risorse, energia, denaro), le scale (dall’ edificio alla scala globale) e i modelli di urbanizzazione.

Questo numero di ARDETH intende concentrarsi soprattutto sull’Europa, alla luce della recente situazione geopolitica legata alla guerra in Ucraina, che ha esacerbato la dipendenza energetica europea da fonti esterne, rendendo più urgente esplorare nuove strategie verso l’indipendenza. Tuttavia, eventuali contributi che prendano spunto da regioni diverse dall’Europa saranno presi in considerazione in relazione alle sfide che i casi europei presentano.

Gli studiosi di storia e teoria dell’architettura e del design urbano, di antropologia sociale, di studi urbani e di studi scientifici e tecnologici sono invitati a presentare risultati recenti e nuove metodologie all’intersezione tra ricerca d’archivio ed etnografica per lo studio dei paesaggi energetici in transizione. Al fine di contribuire ad una teoria ambientale dell’architettura, gli articoli dovrebbero focalizzarsi su uno dei seguenti quattro filoni tematici: hinterland energetici, spazi di coabitazione, città a zero emissioni e quadri spazio-temporali della transizione.


Linee guida per l’invio di contributi

Gli articoli possono essere scritti in italiano o in inglese. Saranno presi in considerazione per la pubblicazione solo contributi originali, frutto di una ricerca condotta dall’autore/-i che non è stata mai pubblicata, né è sotto revisione presso un’altra rivista.

Ardeth accetta i manoscritti in quattro forme: Manoscritti; Saggi grafici; Commenti; recensioni e altri contributi brevi.
Ad eccezioni dei saggi grafici, I contributio devono essere principalmente testuali. I saggi devono essere sostenuti da un adeguato apparato bibliograf- ico, offrire un contributo originale e critico di natura teorica o empirica, ed essere supportati da un appropriato apparato visivo.

I contributi devono essere inviati via web al seguente link: http://ojs.lexis.srl/index.php/ardeth/about/submissions

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Le linee guida dettagliate sono disponibili sul sito della rivista: www.ardeth.eu