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Istituto di storia e teoria dell'arte e dell'architettura (ISA)

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Giotto, Enrico Scrovegni dona agli angeli una riproduzione della Cappella degli Scrovegni, 1302, Padova, Cappella degli Scrovegni

L’Istituto di storia e teoria dell’arte e dell’architettura (ISA), fondato nel 2011, si ispira per il proprio profilo a famose e affermate istituzioni simili, quali l’History Theory and Criticism of Architecture and Art (HTC) del MIT di Boston o l'Institut für Geschichte und Theorie der Architektur (gta) del Politecnico di Zurigo, ancora oggi operative con successo dopo decenni di attività.
Le diverse discipline proposte dall’ISA – tra cui la storia dell’arte e dell’architettura, la filosofia, il pensiero politico, le arti visive e performative del XX e XXI secolo per citarne solo alcune – intendono sviluppare e realizzare concetti e strumenti atti a potenziare la comprensione dei contesti fisici, storici e sociali delle pratiche artistiche e architettoniche.
Senza limitare i propri campi di studio ad alcuna epoca né area geografica in particolare, scopo dell’ISA, grazie alle molteplici competenze disciplinari dei suoi membri, in costante dialogo tra  loro, è di promuovere una migliore comprensione dei complessi significati dell’agire artistico e architettonico, favorendo inoltre l’integrazione della cultura storica e teorica nella vita didattica e nel dibattito progettuale dell’Accademia di architettura.

Considerata la posizione geografica dell’Accademia, al crocevia tra Nord e Sud Europa, particolare attenzione viene presentata all’influenza del Mediterraneo sulle culture artistiche e architettoniche dell’Europa attraverso le epoche e, in misura crescente, nel resto del mondo. Come a suo tempo sottolineato nel significativo volume, pubblicato nel 1945, poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, dal Warburg and Courtald Institute di Londra con il titolo England and the Mediterranenan Tradition, «la parola Mediterraneo evoca – nella nostra immaginazione – la mappa di quel mare sulle cui sponde si svilupparono le civiltà del mondo antico … il termine dovrebbe comprendere il patrimonio culturale da cui l’Europa ha attinto il proprio nutrimento attraverso i secoli in tutte le sue tradizioni, antica, precristiana, medievale, rinascimentale e post-rinascimentale … connesse tra loro dal tema dell’onnicomprensiva influenza mediterranea. Che si tratti di scultura o pittura, di architettura o progettazione di giardini, poesia o teatro, teoria dell’arte o filosofia, storia o religione, i meccanismi di quell’influenza sono chiaramente delineati. E tale influenza la vediamo costantemente ravvivata da influssi sempre nuovi provenienti da sud – ad esempio quando l’Italia raccolse e quindi trasmise alle generazioni seguenti l’eredità del mondo antico – e sottoposta nei secoli a numerose trasformazioni. Il perdurare della tradizione mediterranea … attraverso tutte le vicissitudini della sua storia, è la testimonianza della sostanziale unità della civiltà europea». Formulata alla fine di una delle più profonde e violenti crisi culturali e politiche che l’Europa abbia mai conosciuto, per quella traumatizzata generazione di intellettuali, che comprendeva personalità influenti come Fritz Saxl, Edgar Wind e Rodolf Wittkover, la “tradizione mediterranea” servì non solo, e ancora una volta, da inesauribile soggetto di studio e ispirazione, ma anche da modello di unità culturale ben oltre le costrizioni e i limiti dello stato nazionale ottocentesco il quale, in una certa misura, fu all’origine di alcuni dei conflitti che condussero al declino dell’Europa attorno alla metà del Novecento. 

Il programma storico e teoretico dell’ISA, svolto a tutti i livelli (laurea triennale, laurea magistrale, dottorato di ricerca), intende studiare il contesto sociale e fisico dell’ambiente costruito così come il contesto filosofico, politico e materiale in cui nasce un’opera d’arte.
Tra le attività qualificanti l’Istituto si possono ricordare le seguenti: il coordinamento della formazione nella storia e teoria dell’arte e dell’architettura nei corsi di Bachelor e di Master; la supervisione del lavoro di ricerca e di quella dottorale e postdottorale in particolare; l’organizzazione di lezioni tematiche, cicli di conferenze, quali le ISA Lectures e convegni; l’istituzione di una cattedra di alti studi per professori ospiti, la cosiddetta Cattedra Borromini, riservata a figure intellettuali di particolare rilievo; la creazione di una piattaforma per la ricerca competitiva; la pubblicazione di studi e ricerche in specifiche collane editoriali.
Questo complesso di impegni e iniziative fanno dell’ISA uno strumento prezioso per integrare la ricerca e l’insegnamento della storia e della teoria quali componenti vitali della cultura architettonica contemporanea e della sua trasmissione.


Prof. Dr. Christoph Frank
Direttore
Istituto di storia e teoria dell’arte e dell'architettura